Quelli durante l'infanzia invece lo fanno crescere più in fretta
Dover affrontare una grave malattia o essere esposti a episodi di bullismo o di abusi modifica la struttura del cervello dei bimbi e ragazzi. Ma ci sono effetti diversi a seconda dell'età in cui questi traumi si verificano. Se avvengono da piccoli, infatti, fanno maturare più in fretta il cervello, se avvengono durante l'adolescenza, al contrario, ne rallentano il normale sviluppo. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Scientific Report, rivista del gruppo Nature. I ricercatori della Radboud Universiteit di Nijmegen, in Olanda, hanno seguito per quasi 20 anni 37 ragazzi privi di disordini psichiatrici o malattie neurologiche, raccogliendo informazioni sul loro rapporto con i genitori, le relazioni con i compagni di classe e con gli amici.
Quindi hanno effettuato immagini di risonanza magnetica per osservare come episodi stressanti si riflettessero su cambiamenti dell'amigdala e dell'ippocampo, regione del cervello che influenza memoria, sfera emotiva e comportamento. In particolare hanno studiato due periodi della vita dei partecipanti, da 0 e 5 anni di vita e tra 14 e 17 anni. Ne è così emerso che eventi traumatici che avvengono durante l'infanzia sono associati a un'accelerazione nella maturazione dell'ippocampo e della corteccia pre-frontale, cosa comprensibile dal punto di vista evolutivo perché un cervello più sviluppato può far meglio fronte a situazioni stressanti. Meno chiaro è invece perché i traumi che avvengono da adolescenti erano collegati a un ritardo nella crescita di queste aree del cervello. "Questi risultati - concludono i ricercatori - suggeriscono che la maturazione cerebrale tra la metà e la tarda adolescenza è particolarmente sensibile agli eventi personali e sociali avversi"
fonte: Scientific Report
Presentata indagine Irccs Mario Negri-Aisla su sclerosi laterale amiotrofica
A cominciare dalla prevenzione e dalla diagnosi della malattia, ecco i temi al centro del congresso annuale della Fism, la Fondazione dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla
Dalla comunità dei geriatri parte anche l’appello alla politica per aggiornare il Piano Nazionale sulle Demenze, fermo al 2014 e senza riferimenti alle RSA, nonostante il 70% delle 350mila persone ricoverate abbia una qualche forma di demenza
Questi sviluppi stanno cambiando radicalmente l'approccio terapeutico, migliorando notevolmente la qualità della vita dei pazienti
Presentata indagine Irccs Mario Negri-Aisla su sclerosi laterale amiotrofica
A cominciare dalla prevenzione e dalla diagnosi della malattia, ecco i temi al centro del congresso annuale della Fism, la Fondazione dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla
Dalla comunità dei geriatri parte anche l’appello alla politica per aggiornare il Piano Nazionale sulle Demenze, fermo al 2014 e senza riferimenti alle RSA, nonostante il 70% delle 350mila persone ricoverate abbia una qualche forma di demenza
Questi sviluppi stanno cambiando radicalmente l'approccio terapeutico, migliorando notevolmente la qualità della vita dei pazienti
A Roma gli Stati Generali Anaao Assomed della Formazione Specialistica: le proposte per salvare la formazione dei futuri medici e sanitari e scongiurare il collasso della sanità pubblica
Sondaggio Anaao: in servizio prestano fino a 50 ore a settimana, si sentono "tappabuchi" e il 97% chiede una riforma del sistema formativo
Bellantone: "Negli ultimi 15 anni la percentuale di fumatori si è ridotta, ma troppo lentamente. Erano il 30% nel 2008, adesso si attestano al 24%". Greco (S.I.d.R.): “Fumo e infertilità, a rischio giovani e donne”
Contrasta diabete e arteriosclerosi e prolunga la durata della vita
Commenti